Molto spesso il termine Bon Ton nella nuova Era viene quasi snobbato come qualcosa di vecchio e retrogrado quasi come qualcosa che non appartiene più alla nostra epoca, tanto da dimenticare che molto spesso, senza saperlo, esso non è altro che le fondamenta, le radici della buona educazione. Al mare ci si va ormai con una leggerezza quasi sfrontata, senza avere la minima accortezza per la tranquillità dei vicini, soprattutto nel caso in cui ci si porta dei bambini dietro. Ma procediamo con ordine, un classico è il pranzo sotto l’ombrellone. È bene ricomporsi anche se non ci si muove da dove siamo, non è bello vedere un uomo a petto villoso mangiare, così come è poco igienico a tavola lo è anche sotto l’ombrellone. È considerato di cattivo gusto ciò che è eccessivo e vistoso, ecco perché alcuni lidi vietano l’ingresso di cibi in spiaggia. Quindi no alle tavolate, alle tende da campeggio, per niente ammessi i fornelli e assolutamente vietare a costo della vita polpette e tinozze varie con cocomeri, che è meglio preparare prima a tocchetti, teglie di lasagne o di pasta al forno. Bisogna quindi munirsi di porzioni piccole e con assenza di sughi, così da evitare spettacoli obbrobriosi e sgocciolamenti vari. Le posate e i piatti in plastica sono banditi, a questo punto poi meglio organizzarsi con quelli in metallo leggero per il campeggio.
La borsa frigo è per qualcuno un dilemma, ma in realtà la situazione è più semplice di quello che si pensa. Basta semplicemente lasciarla in auto ed evitare di sfoggiarla ancora prima delle 11 fra lettino e ombrellone. Insomma le regole del vivere civile in spiaggia sono legate ad un attenzione verso le quiete e il rispetto del vicino. Con i bambini poi le regoli si accentuano, in genere puntano spesso al capriccio, quindi magari meglio farli mangiare prima in modo da prestare attenzione al fatto che non diano fastidio ai vicini. Anche se questa è una regola che va seguita per gran parte della giornata, i bambini vanno istruiti per bene. Molti prendono le spiagge come luoghi di svago e quindi se corrono il problema non sussiste visto che se cadono a terra c’è la sabbia. Ma così come nella vita anche nel bon ton non bisogna mai pensare solo a se stessi. Correndo i bambini alzano granelli di sabbia che finiscono, in faccia, negli occhi o magari nel pranzo di qualcun altro. O ancora possono passare senza rendersene conto sulle sui teli altrui senza neanche chiedere scusa. Questi sono solo alcuni esempi del bon ton sotto l’ombrellone.