Alzi la mano chi di questi tempi, con l’afa ed il caldo estivo, anzichè essere ancora bloccato in città vorrebbe godersi qualche giorno di risposo in una casa sul mare. Immaginatevi in riva al mare con la quiete e la leggera brezza marina che vi accarezza i capelli. Alle vostre spalle fa capolino la vostra casa, presa in affitto o magari acquistata con tanti sacrifici. Una vacanza così sarebbe l’ideale per affrontare al meglio un nuovo anno lavorativo, che purtroppo è sempre più vicino, vista la distanza ormai quasi mensile da settembre. Non c’è tempo da perdere quindi, bisogna godersi le vacanze, almeno per coloro che possono. Recentemente uno studio condotto da una autorevole rivista come Health and Place, ha rivelato un retroscena abbastanza interessante, secondo cui chi passa le vacanze estive in una casa sul mare, riesce ad affrontare meglio l’anno lavorativo e non solo. In pratica sono stati analizzati ben 48 milioni di persone, calcolando le distanze dalla residenza di ogni individuo dal mare e più precisamente dalla costa. I risultati sono stati davvero sorprendenti. I ricercatori hanno infatti scoperto che in media coloro che vivono nell’entroterra vivono peggio di coloro che abitano in prossimità del mare.
Il mare quindi come culla del benessere? Perchè no. La ricerca ha dimostrato che tutti coloro che risiedono a distanza di circa 1 km dalla costa vivono meglio l’intero anno e non solo il periodo estivo. Godere di buona salute aiuta a combattere lo stress della vita quotidianamente. Garantisce meno effetti negativi sulla salute sia fisica che psicologica delle persone. Una camminata sulla spiaggia, anche di inverno è infatti molto più salutare di una passeggiata in città. Inoltre lo stare all’aria aperta è fonte di maggior benessere psico-fisico. Per quel che riguarda il fattore salute nel periodo estivo invece, i ricercatori hanno sottolineato come chi ha la possibilità di recarsi quotidianamente a mare e poter nuotare in maniera costante abbia meno problemi di salute. Questo perchè il nuoto riduce i possibili problemi cardiovascolari. Appare davvero strano che in un Paese come l’Italia, con oltre 8.000 km di costa e migliaia di di km balneabili, il 40% della popolazione non sa nuotare. Questa ricerca dovrebbe inoltre mettere in luce come nonostante gli italiani abbiano il privilegio di essere il Paese che è più bagnato dal mare, almeno per quel che riguarda la Comunità Europea, non si riescano a sfruttare quelle che sono le sue proprietà benefiche.