Uno sport che chiede la partecipazione di tutti i muscoli del corpo, cervello in primis, è quello praticato con il Kayak o canoa. Con tali termini comunque si indicano vari tipi di imbarcazioni, ovviamente però tutte sportive. Tutte comunque hanno in comune il fatto di essere guidate attraverso l’ausilio di pagaie. Hanno comunque delle differenze che agli occhi degli sportivi esperti sono evidentemente riconoscibili.
La differenza fondamentale stà nelle pagaie utilizzate. Il kayak di fatto prevede la posizione seduta e la guida dell’imbarcazione mediante una pala doppia, così da poter “pagaiare” da ambo i lati, mentre la canoa prevede una seduta diversa, in ginocchio ed una pagaia con una sola pala da un solo lato. Queste differenze ovviamente vanno a modificare anche la grandezza o per meglio dire la larghezza dello scafo.
Questa imbarcazione comunque assume poi altre piccole differenze in base all’ambientazione del luogo dove si intende usarla. Ad esempio il kayak acque piatte, molto conosciuto anche con il termine di kayak velocità o kayak Olimpico. Quest’esempio viene definito così in quanto sport presente ai Giochi Olimpici già dal 1936.
Altre informazioni utili da sapere per chi vuole intraprendere questo sport è che questo tipo di imbarcazioni hanno la particolarità di essere strette e lunghe, con un peso variabile a seconda della distanza stabilita dalla gara. Questo servirà a stabilire la posizione del seggiolino fisso, infatti il canoista poggia i piedi su una pedaliera, ma con le gambe non completamente distese, per favorire la spinta.
Una cosa che non si vede dal di fuori è il timone, previsto sotto lo scafo in poppa, questo serve al canoista il quale quando necessario attiva i tiranti con l’aiuto dei piedi su uno strumento particolare chiamato crociera. Insomma, questo sport non è per niente facile, soprattutto quando le intenzioni sono a livello agonistico, si devono infatti rispettare numerose regole, dal peso alla costruzione fino alla lunghezza.
Ogni particolare è importante, ogni cosa determina il risultato finale, ad esempio una posizione allungata in avanti permette uno slittamento maggiore sull’acqua e una posizione inginocchiata permette un attacco che può risultare fondamentale all’acqua. Pare comunque non sia una questione solo di gara ma anche di stato di appartenenza.
Di fatto nella canoa canadese, il canoista ha una gamba inginocchiata e il piede dell’altra è posto più avanti. Le più belle comunque restano le canoe o kayak appunto, classiche, quelle fatte in legno dove ogni fascia di legno sembra parlare e raccontare la sua storia.
Di seguito un bel video su una competizione di Kayak avvenuta durante i Teva Mountain Games: