Noto sport estremo, nato come disciplina metropolitana in Francia, verso la fine degli anni 90, richiede una grande capacità, non solo a livello psicologico, per quel che riguarda la concentrazione, ma anche a livello fisico. La base fondamentale su cui nasce questo sport, è il concetto che, non esistono ostacoli che non si possono superare, ecco perché le metropoli sono la palestra ideale per questo sport. Il Parkour, conosciuto anche con il termine abbreviato di PK , viene descritto, inizialmente come arte dello spostamento questo grazie all’agilità di spostarsi appunto da un posto all’altro, senza fermarsi, saltando con movimenti leggiadri e fluidi. Il nome Parkour, deriva dal francese parcouts du combattant, che tradotto vuol dire appunto percorso del combattente.
Gli sportivi che praticano questo sport vengono definiti, Tracciatori o appunto Tracciatrici al femminile. Essi prendono ispirazione da un ufficiale della marina francese che addestrava i suoi militari in modo particolare, con il motto “Essere forti per essere utili”. La tecnica di allenamento per l’ufficiale era sviluppare le tecniche dei movimenti naturali che la macchina uomo già sa attuare. La diffusione di questo allenamento come sport però non è dovuto alle palestre, bensì ad un lungo passaparola, negli ultimi anni poi è molto aiutato dal mondo di internet, principalmente grazie ai numerosi video caricati su YouTube. Da non molto questo sport viene visto di frequente anche nei film e negli spot pubblicitari, facendosi conoscere quindi anche da chi una metropoli proprio non l’ha mai vista.
E il web è stato il mezzo per cui questo sport oltre 7 anni fa, nel 2005 è arrivato anche in Italia, iniziando così a creare punti di incontro fra chi era allettato nel conoscere questo nuovo sport proveniente per lo più dalle metropoli americane e che si riscopre ottimo anche fra i ruderi nelle zone di campagna. Questo sport poi risulta fondamentale come fonte di conoscenza dei propri limiti, per lo sviluppo nei giovani di un’ottima muscolatura, per l’allenamento e il miglioramento di movimenti che nell’uomo già di per sé sono naturali. Proprio a causa di tali insegnamenti sono nate molte associazioni che mirano allo sviluppo del Parkour. Uno degli scopi di queste associazioni sta nel concetto di sfruttare intelligentemente gli spazi e le barriere architettoniche. Questo anche con l’aiuto del FIABA – Fondo Italiano nell’Abbattimento delle Barriere Architettoniche – per il rispetto verso l’ambiente che ci circonda. Se proprio i nostri giovani devono divertirsi per strada perché non ci sono spazi adatti, allora tanto vale farlo in questo modo, imparando uno sport nel rispetto.