Lo Squash, molto simile al tennis, con l’aggiunta però di quattro pareti e dei piccoli cambiamenti. Uno è la tipologia di pallina, non più rigida come quella del tennis ma di gomma, questa al suo interno ha una piccola quantità d’acqua, essa scaldandosi aumenta l’elasticità e di conseguenza la velocità della palla. Diverso è anche il piatto della racchetta, leggermente più piccola della cugina. Al momento è uno sport che fa parte delle Olimpiadi, ma mai dire mai. Questo perché allo stato attuale è in attesa di essere incorporato, si parla di inserirlo nel 2020. Diverso è anche il terreno del campo da gioco, liscio in parquet, infatti è buon usanza usare delle scarpe morbide, e di colore chiaro per evitare che nei movimenti bruschi il pavimento si segni. Ovviamente anche il modo di giocare è diverso da quello che conosciamo noi del tennis, la battuta si esegue tenendo uno dei due piedi all’interno dell’area e facendo sì che la palla batta sulla parete. Lo scopo è far cadere la palla nel semicampo dell’avversario, ecco perché si usano le pareti, nel tennis finirebbero fuori e si perderebbe la partita. Si perde nel momento in cui la palla rimbalza due volte nel proprio campo senza colpirla, un altro sbaglio da non commettere è quello di non mandare la palla direttamente a colpire la parete frontale prima che finisca nel campo avversario.
Fatto sta che per quanto si possano capire le regole di gioco non basta per essere bravi, ci vuole infatti un buon allenamento. Il classico tennis che noi tutti conosciamo, se non per averlo giocato ma almeno per averlo visto, ha un campo più grande a differenza di questo, quindi in quest’ultimo i tempi di reazione sono maggiori. Equivale quindi a dire maggior forza e velocità. Non gode di grande popolarità in Italia, a differenza di altri stati, come gli Stati Uniti, proprio perché si gioca al chiuso. Non c’è dubbio che lo Squash sia un gioco molto impegnativo, anche le sollecitazioni aumentano, ai polsi, alle caviglie e ovviamente anche alle ginocchia. La velocità della palla è costante, questo gioco è privo di tempi morti, proprio perché la palla è soggetta a continui rimbalzi che aumentano sempre e non diminuiscono quasi mai. Anche la sudorazione aumenta quindi si richiede un maggior apporto di sali minerali prima e dopo la partita. Insomma da veri sportivi agonistici, infatti anche se non si è abituati a giocare a quei livelli, intraprendendo questo sport diventa poi impossibile farlo a ritmi troppo bassi.
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