Uno sport nobile e di origini antiche è il Tiro con l’arco, fatta di numerose prove per chi si confronta in questa tipologia di sport. L’arco nasce come strumento da caccia e da difesa, quindi è da considerarsi una vera e propria arma. È uno dei primi strumenti utilizzati sin dall’antichità, quindi è un vero salto dell’umanità nel mondo della tecnologia, uno sviluppo in tempi antichi. Inizia a cambiare il concetto legato all’arco intorno al 1900, acquisendo valore entrando nei Giochi Olimpici a Parigi. In Italia acquisisce valore in ritardo, quasi come tante altre cose qui da noi, intorno al 1930, nel periodo del regime fascista. Inizialmente tale disciplina era dedicata alle donne, venne creato anche un campionato femminile apposta. Soltanto nel 1956 si aprono i campionati ad ambo i sessi. Fatto sta che l’arte del tiro con l’arco è dovuto alla conoscenze dello strumento e di tutte le sue parti. Come ad esempio il Riser che è la parte fondamentale dell’arco, ovvero il corpo principale, così resistente da essere rigido per non spezzarsi ma neanche troppo morbido da falsare la mira del tiratore, ciò dipende ovviamente dal legno utilizzato. I Flettenti sono un’altra parte fondamentale, il nome d’altronde si riferisce alle estremità del fusto centrale dell’arco, il quale permette appunto la flessione. Alcuni archi sono costruiti in modo da sembrare prolungamenti della parte centrale, mentre altri sono costruiti separatamente per poi essere assemblati.
A completare l’oggetto in sè per sè c’è la Corda, anche per questa ci sono diverse tipologie e diversi modi per ottenerla. A partire dal materiale, fibre sintetiche o naturali, ovviamente però in tutti i casi la parte centrale è quella più spessa, questo per ottenere una maggiore resistenza, considerando che quello è il punto dove va posizionata la freccia. Fondamentale nella versione sportiva è il Mirino, il quale ha praticamente la stessa funzione che ha su altre armi, ovvero come sistema di puntamento, anche qui regolato in base all’occhio del tiratore. Sempre nella versione sportiva risulta importante anche lo Stabilizzatore, il quale può sembrare diverso nella versione olimpica, esso comunque serve a ridurre le oscillazione nella fase di scocco della freccia. Fatto sta che non è fondamentale essere come il supereroe del fumetto, Occhio di Falco per essere bravi in questo sport, basta avere costanza nell’allenamento e come tutti gli sport passione per questa tipologia di allenamento. Il segreto è nella passione che ci si mette, come in molte cose d’altronde.