Cosa pensereste se vi dicessimo che siete controllati ogni giorno? Cosa pensereste se la causa di tutto ciò fosse Facebook? Tenetevi pronti perchè stiamo per dare una notizia che non piacerà di certo a tutti, anzi. Da quando Facebook è nato nel lontano 2004, la critica più gettonata nei confronti del noto social network è sempre quel inerente alla privacy. Nel corso degli anni Facebook ha dovuto comabattere lo scetticismo di chi impugnava la privacy come vero e proprio tallone d’Achille del social network. Agli albori di questo social si iniziò ad ipotizzare che chiunque fosse iscritto a Facebook non godeva della giusta privacy. Così i programmatori hanno dovuto fare un lavoro extra per far si che Facebook diventasse un social inoppugnabile sotto ogni punto di vista. Forse però sono andati leggermente oltre… E’ infatti notizia fresca di giornata che i programmatori di Facebook abbiano realizzato un software che analizza e scansiona tutti i messaggi degli utenti, al fine di prevenire attività criminali. In pratica questo programma va a spulciare le nostre conversazioni e qualora registrasse un’attività criminale avvertirebbe immediatamente la polizia. L’ideatore di questo particolarissimo filtro è Joe Sullivan, capo della sicurezza di Facebook.
Ovviamente come accade per tutte le novità, ci sono dei pro e dei contro da analizzare. Partiamo dai pro che questo filtro è in grado di offrire. Sullivan ha dichiarato che un uomo di 30 anni stava chattando con una ragazzina di soli 13 anni chiacchierando su argomenti scabrosi. Non solo. L’uomo aveva anche fissato un appuntamento con la ragazza fuori la sua scuola dopo le lezioni. In automatico il filtro ha captato che c’era qualcosa che non andava ed ha segnato la conversazione come pericolosa, avvertendo immediatamente la polizia. L’uomo è stato arrestato il giorno dopo fuori la scuola della ragazzina. Questo è il classico esempio di quelli che sono i vantaggi che un tale software permette. Ovviamente però ci sono anche i contro. Sono in tanti a chiedersi il perchè Facebook debba spiare le conversazioni. Ci sono persone che in chat godono di una doppia vita, tali persone potrebbero trovare difficoltà nell’affrontare quotidianamente la sfida del filtro posto sul social di Zuckerberg. Le conversazioni non vengono lette da un team di esperti, bensì è tutto automatizzato dal software. Ci si chiede dunque come possa trovare accoglimento tale filtro anche in Italia, visto che da noi vige la legge sulla privacy, una legge che invece in America non esiste.