Una delle aziende più importanti del mercato è in crisi. Non stiamo parlando di aziende locali o di piccole realtà che hanno fatto il boom in tempi migliori, bensì di una grande multinazionale. Anzi, di un colosso vero e proprio. Il colosso in questione si chiama Microsoft. L’azienda di Bill Gates infatti, in questo periodo non sta vivendo settimane liete. Certo, in ballo ci sono diversi affari, eppure la crisi è sull’uscio della porta, pronta ad entrare direttamente in casa Windows. Andiamo però con ordine e spieghiamo cosa c’è che non va. Innanzitutto va detto che il problema più importante al giorno d’oggi per Microsoft è rappresentato da Google. Google infatti è il maggior competitor sul mercato in grado non solo di contrastare le vendite di Microsoft ma addirittura di condizionare il mercato. Nei mesi scorsi Google ha lanciato smartphone, tablet, nuovi aggiornamenti e nuovi Cloud. Tutte trovate che hanno eclissato i prodotti Microsoft, lanciati e presentati a sorpresa o in colpevole ritardo rispetto alle attese degli utenti. Basti pensare che la rivista Forbes, forse la rivista più importante del mondo, ha additato il CEO Steve Ballmer come uno dei peggiori CEO in assoluto.
Nel 2007 egli aveva promesso di rientrare nella spesa per la aQuantive, circa 6 miliardi di dollari, in tempi approssimativamente brevi. A distanza di 5 anni Microsoft sta pagando un investimento mal riuscito, che ha inciso in maniera importante sulle finanze di casa Microsoft. Anche Google in quel periodo iniziava ad acquistare società di pubblicità, tuttavia gli affari sembravano sorridere molto più agli inventori del motore di ricerca più utilizzato al mondo. Le previsioni fatte da Google erano giuste ed i guadagni sono cominciati ad arrivare, tanto che la società ha iniziato ad investire in smartphone, GoogleBook, servizi per gli utenti, tablet ed altro ancora. Microsoft invece ha dovuto fare marcia indietro e cercare partner affidabili per i quali creare nuove soluzioni, fino al lancio del Surface, il primo tablet di fabbricazione Microsoft. Questo tablet è stato accolto in malo modo dai produttori già presenti sul mercato, che hanno accusato Microsoft di aver agito in segreto alle spalle dei propri partner commerciali, rischiando una guerra interna. Tuttavia la mossa di mercato di Microsoft è stata necessaria in quanto sono stati definitivamente accantonati i cosiddetti servizi online, che nel corso degli ultimi anni hanno portato altri 6 miliardi di dollari di perdita. Inutile dire che oggi Microsoft punta tutto sul nuovo Surface e sul sistema operativo Windows 8.