Sicuramente in questi giorni avrete sentito la notizia che riguarda una delle ditte produttrici di telefonia mobile più imponente al mondo. Stiamo parlando del marchio Nokia. Solo qualche ora fa, il colosso finlandese aveva annunciato che entro la fine del 2013 ben 10 mila posti di lavoro verranno tagliati. Solo 4 mila posti saranno già tagliati entro la fine del 2012. Si tratta di una notizia che ha gettato nello sconforto moltissime famiglie, non solo direttamente collegate alla Nokia. Se un colosso del mercato come Nokia è in difficoltà, pensiamo alle realtà più piccole, al giorno d’oggi non riescono a portare avanti le spese mensili. I tagli che Nokia apporterà da qui fino al 2013 porteranno un risparmio all’azienda finlandese di circa 3 miliardi di euro. Già nello scorso febbraio era stato annunciato da Nokia che gli impianti di Komarom in Ungheria, di Reynosa in Messico, e di Salo in Finlandia erano stati ridimensionati. Quando si dice: piove sul bagnato. Nella giornata di ieri Nokia ha annunciato la definitiva chiusura dello stabilimento di Salo, le cui attività verranno prese in consegna dallo stabilimento di Komarom. Sempre nella giornata di giovedì, nel corso del pomeriggio, Nokia annunciava anche la chiusura di altri stabilimenti: quello di Ulm in Germania e quello di Burnaby in Canada.
Nokia nel comunicato ha anche reso noto che la sezione di telefonini di fascia extra-lusso Vertu è stata venduta al Private Equity Eqt Vi Partners. Ovviamente non sono stati resi noti i termini specifici dell’acquisizione, nè tanto meno le cifre. Nokia manterrà solo il 10% delle quote di Vertu. A detta del presidente Stephen Elop, Nokia punta ad una ristrutturazione completa dell’azienda. Il colosso finlandese è stato ai vertici del mercato dal 1997 al 2011, ma con l’avvento degli smartphone Nokia è stata messa in ombra da Apple e Samsung. Purtroppo la tecnologia è sempre in continua evoluzione e Nokia in fatto di evoluzione è sempre stata una delle aziende leader sul mercato, ma negli ultimi 2 anni la concorrenza spietata di altri grandi marchi elettronici ha tagliato fuori Nokia dal settore smartphone, settore da cui oggi è impossibile prescindere. La rivoluzione Nokia partirà dal prossimo 2013, certo è che fa male pensare che per innovare ed essere competitivi sul mercato si debbano tagliare posti di lavoro. Staremo a vedere nel corso dei prossimi mesi se il lancio di nuovi terminali potrà arginare il problema legato ai posti di lavoro di migliaia di persone più che mai a rischio.