In ogni casa, appartenente a questa epoca storica, c’è un computer e nessuno ormai può più farne a meno. Con esso poi c’è sempre una serie di relativi strumenti atti a migliorare l’utilizzo della macchina computer. Fra questi ai primi posti c’è la stampante e lo scanner, quest’ ultimo è nei nuovi tipi di stampante direttamente correlato con essa. Attualmente permette di poter passare in formato digitale tutto ciò che è cartaceo, molto presto però arriverà una nuova forma di scanner correlati da stampanti che potranno fare la stessa cosa con gli oggetti. Quelli comuni che tutti conosciamo e che presto diventeranno acqua passata nella storia della tecnologia hanno la facoltà di acquisire in modalità ottica una superficie piana, ecco perché tutto quello che oggi viene scannerizzato è in formato cartaceo. Negli scanner CCD invece, il procedimento di acquisizione dell’immagine subisce dei cambiamenti. Esso genera una differenza elettrica che varia in base all’intensità di luce che colpisce l’oggetto da scannerizzare. Nei normali scanner i sensori sono disposti a letto piano, esso richiede tre passaggi della luce, uno per ciascuno dei tre colori RGB della luce.
Un ulteriore tipologia di scanner è il PMT, forse un po’ più datato del modello precedente ma da sempre sicuro e conveniente, nonostante i suoi elevati costi di manutenzione. È una tipologia di solito adottata dagli scanner a tamburo, la qualità resa da questo tipo di scanner è sempre superiore a quella fornita dagli scanner su citati. Un sollievo per molti è quello di poter scannerizzare le foto dei nostri nonni o comunque dei nostri antenati prima che si rovinino ancora di più, sbiadendosi e perdendo per sempre la possibilità di recuperare quelle immagini in bianco e nero. Grazie alla sua interpretazione dell immagine come un insieme di pixel essa viene restituita sotto forma di immagine digitale. Così foto degli anni 80’ o in bianco e nero iniziano a girare sui social network come se fossero state scattate ieri ma con quella opacità sintomo degli anni che si porta dietro la foto su pellicola. Sono in molti poi ad utilizzare programmi di fotoritocco per restaurare delle immagini logorate dal tempo. I modelli più recenti portano già con se software del genere, fornendo oltre al mezzo ulteriori aiuti per lavorare al meglio con quel modello. In sostanza è l’esatto opposto di una stampante ma molto simile ad una fotocopiatrice, “fotocopiando” però in digitale non in formato cartaceo come avviene con quest’ultima.