Molti di voi appassionati di videogiochi, ricorderanno sicuramente che nel 2007 fu proposto sul mercato il nuovo episodio della serie Ghost Recon. Questa serie era stata emarginata nella battaglia tra le varie proposte di videogames dal colosso Call of Duty, nonostante Advanced Warfighter 2 – questo il nome con il quale fu lanciato nel 2007 – riscosse pareri più che positivi. Sono passati dunque 5 anni di assenza dalle scene per Ghost Recon, che lo scorso maggio è tornato di prepotenza sul mercato grazie all’attesa spasmodica dei suoi fans che in questi anni ha permesso ai progettisti di realizzare qualcosa che fosse molto più di un semplice videogame. Al giorno d’oggi gli sparatutto hanno conquistato una grossa fetta di mercato, ma non è detto che non ci sia posto per altri action games. Ubisoft ha voluto creare un nuovo capitolo di Ghost Recon per far capire al pubblico che determinati giochi di strategia militare e action game possono essere competitivi in un mondo virtuale improntato verso i cosiddetti shooter pura adrenalina. I soldati Ghost, come dice la parola stessa, sono dei fantasmi. Addestrati per agire in maniera invisibile per risolvere crisi di livello mondiale in cui il destino dell’umanità è correlato alla missione.
Il protagonista ovviamente siamo noi, il player, a cui viene affidata una squadra per indagare sulla morte di un altro team che era sulle tracce di narco trafficanti. Ovviamente come sempre accade in questi casi, c’è molto di più dietro: una cospirazione politica che potrebbe mettere in pericolo il globo intero. La giocabilità risulta molto simile a quella dei normali shooter, anche se bisogna sempre agire nell’ombra evitando di essere scoperti. Ottimo il sistema di bersaglio della squadra che aiuta il player a gestire l’intero team. Si tratta di un gioco che nel complesso racchiude i moderni sparatutto in quanto giocabilità ed allo stesso tempo riesce a risvegliare la mente strategica del giocatore che deve necessariamente agire d’astuzia per non essere scoperto dai nemici. Ottima anche la funzione vocale per le armi, capaci di pote essere selezionate attraverso i comandi veloci del Kinect. A conti fatti il videogioco è senza dubbio da promuovere. Certo, magari a determinati appassionati del genere shooter potrebbe sollevare qualche dubbio, soprattutto nella giocabilità strategica, tuttavia bisogna sempre adattarsi a ciò che si sceglie di acquistare. Se avete nostalgia di un videogame vecchio stile capace di appasionarvi e di garantirvi la giocabilità dei moderni shooter, Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier non deluderà le vostre aspettative.
Per una recensione più approfondita, vi consigliamo la lettura di quest’ottimo articolo di PS3Zone: Recensione di Ghost Recon: Future Soldier.