L’arco può essere considerato a tutti gli effetti una delle prime armi inventate dai nostri antenati già 30.000 anni fa, quando naturalmente non esistevano armi da fuoco come fucili e pistole.
Nato come strumento di caccia, veniva utilizzato per colpire le prede a distanza e riuscire ad evitare lo scontro diretto con animali anche di grossa taglia, dove spesso l’uomo non aveva la meglio 🙂
Costruito in legno fin dalle origini, l’arco nasce in coppia con le frecce, indispensabili per poterlo utilizzare sia a scopi di caccia che per scopi sportivi, come accade ai giorni nostri.
Il tiro con l’arco infatti è diventato nel corso dei secoli una vera e propria disciplina sportiva, e una passione per tutti quelli rimasti affascinati da Robin Hood e arcieri più o meno famosi della storia.
Gli archi sono arrivati fino a noi senza troppe evoluzioni strutturali, se non nuovi accessori per sfruttare al massimo e aiutare gli arcieri moderni ad utilizzarlo.
Ma per chi fosse interessato o curioso di provarne uno, come si sceglie un arco?
Prima di tutto, bisogna scegliere la tipologia, tra arco “nudo”, cioè tradizionale senza mirino, e arco compound, dotato di speciali carrucole che riducono lo sforzo in fase di tiro.
Fatto questo, si sceglie anche la potenza dell’arco, calibrandola in base al nostro genere, uomo, donna o bambino, e al nostro peso: una regola empirica vuole che “l’arco giusto è quello che riuscite a tendere per 150-200 volte (non 5 o 10 volte) mantenendone un buon controllo”.
Finita questa prima e fondamentale fase, possiamo sbizzarrirci con frecce, punte, e altri accessori come binocoli, mirini, paradita, ecc… dopodichè, siamo pronti a scoccare la nostra freccia contro il bersaglio detto “paglione”.
Una raccomandazione: naturalmente il tiro con l’arco si può svolgere solo partecipando a corsi specializzati o in aree dedicate!
Se volete saperne di più, guardate qui!