Le castagne sono un elemento fondamentale dell’autunno, uno dei suoi simboli rappresentativi e caratteristici. Ovvio, del resto, dal momento che le castagne cadono spontaneamente dagli alberi tra settembre e dicembre. Quindi, chi ha la fortuna di vivere in posti in cui è facile raggiungere zone boschive può tranquillamente godersi allegre scampagnate e portarsi a casa, proprio come in tempi lontani, i frutti delle sue fatiche: deliziose castagne da mangiare in compagnia o da conservare con cura in cucina. Vediamo qualche accorgimento da seguire per la raccolta e per la conservazione delle castagne.
Raccogliere castagne: qualche consiglio
Le castagne sono il frutto del castagno, un albero un tempo molto coltivato e diffuso soprattutto in Campania, Sicilia, Lazio, Piemonte e Toscana.
Per raccogliere castagne si può andare in zone montagnose o collinari e basta seguire piccoli accorgimenti per trascorrere momenti piacevolissimi all’aria aperta.
Innanzitutto bisogna avere l’abbigliamento e gli accessori adatti. Fondamentali un paio di scarponcini comodi e robusti: le castagne, infatti, non crescono agli angoli delle strade e quindi è opportuno provvedere a indossare calzature pronte ad essere d’aiuto in sentieri più o meno scoscesi e resi sdrucciolevoli dalle foglie cadute insieme alle castagne. Comodi anche un sacco di iuta o un cestino in vimini, per contenere le castagne raccolte in modo che prendano aria, e un paio di guanti da lavoro, che consentano di raccogliere le castagne senza preoccuparsi eccessivamente delle spine dei ricci.
Quando si raccolgono le castagne bisogna anche verificare che ci si trovi in un terreno non privato e che si rispettino i limiti fissati per la raccolta (in Piemonte, ad esempio, ogni persona non può raccogliere più di due chili di castagne al giorno) ed è meglio controllare anche i frutti: le castagne con un foro sono probabilmente state intaccate da un verme, mentre quelle che non sono cadute spontaneamente probabilmente non sono mature.
Conservare le castagne: qualche consiglio
Le castagne, una volta raccolte, possono essere conservate in diversi modi. Se si vogliono conservare le castagne fresche, si deve considerare che si possono mantenere per circa un paio di settimane, a patto che stiano in un luogo fresco e arieggiato. Volendo, poi, le castagne si possono congelare: basta lavarle, asciugarle e fare una piccola incisione sulla buccia, dopodiché in congelatore si possono conservare per circa un anno; oppure, si possono arrostire nell’apposita padella e, una volta sgusciate, si possono congelare già pronte per essere consumate, cosa che deve comunque avvenire nel giro di qualche mese.
Le castagne possono inoltre essere conservate sotto forma di squisita marmellata. La marmellata di castagne risulta molto dolce, perché le castagne hanno bassa acidità, sono facilmente deperibili e necessitano quindi di una grossa quantità di zuccheri per la conservazione.
Le castagne: la leggenda
Le castagne, amate protagoniste dell’autunno, hanno anche delle leggende a loro dedicate. Una di queste dice che Dio regalò il castagno agli abitanti di un povero paese che l’avevano pregato per avere di che sfamarsi, ma che il diavolo, visto il dono di Dio, mise il riccio intorno alle castagne; i poveri paesani pregarono di nuovo e Dio, per aiutarli, fece spaccare i ricci, che da allora si aprono a croce.