Il mese di maggio è simbolo di inizio stagione per chi pratica la pesca subacquea per puro divertimento o semplicemente per passione. L’importante comunque prima della motivazione è l’attrezzatura adeguata al punto giusto da permettere all’uomo di potersi immergere in un mondo che non gli appartiene ormai da tante Ere geologiche. L’immersione non ha per forza bisogno di attrezzature per essere effettuata, anche se con il variare di essa varia anche il termine, senza infatti diventa immersione in apnea. Quindi più che altro varia in base alla scelta del metodo di respirazione, variando così anche il periodo di immersione. Bisogna ricordarsi che se va usato l’ossigeno come gas nelle bombole, la profondità a cui si può scendere è solo di 6 metri. In genere però, lo strumento principale è la muta subacquea, le quali sono fondamentali per far si che il corpo si mantenga abbastanza caldo e non vada incontro all’ipotermia. Le tipologie comunque sono le più svariate, come le mute umide, realizzate per una maggior resistenza al freddo. La muta semistagna è invece un altro tipo di muta umida, con la differenza che mantiene uno strato d’acqua tra il corpo e la muta, mentre la muta stagna permette, al subacqueo di rimanere completamente asciutto. Le prime permettono all’acqua di entrare quando il sottile strato si riscalda, va a realizzare un sottile strato isolante per il corpo, tale tecnica risulta ottima per i climi caldi.
La seconda risulta ovviamente più aderente, in questo modo assume una quantità di spessore maggiore rispetto alle prime, isolando così il busto dagli arti che invece si inumidiscono. L’ultima invece isola completamente il sub dall’acqua, ovviamente si vanno a bagnare solo mani e testa. Fondamentale è la cintura con i pesi che fa da vera e propria zavorra, serve ad annullare le spinte verso l’alto causate dal corpo. E ovviamente immancabili sono anche le pinne che servono come vero e proprio motore di propulsione. Un ulteriore strumento fondamentale è l’erogatore, esso permette di non sprecare tutto l’ossigeno della bombola. Questo strumento in un modo molto semplice, cioè facendo fuoriuscire l’aria solo quando la bocca si ispira. Tutti elementi da associare al profondimetro, il quale insieme ad altri elementi è stato sostituito da un vero e proprio computer subacqueo. Fondamentale poi è la conoscenza delle diverse miscele, miscele gassose fatte apposta per risolvere determinati problemi dati dalla profondità e dal respiro dell’aria compressa, fra cui la tossicità dell’ossigeno.