Che le mode spesso e volentieri spazino da un ambito all’altro, diffondendosi come la peste, lo sapevamo. E se questa moda ha l’aspetto di zombie, possiamo immaginarcela come un’orda gemente e minacciosa di morti viventi. Hanno invaso librerie, cinema, tv, computer e console. Se uscendo di strada ci ritrovassimo la nostra vicina di casa amante di moda con indosso un originale abito strappato e sporco da morta risorta, marcato Cavalli o Dolce & Gabbana, non potremmo stupirci più di tanto. Sì perché i morti viventi ormai infestano ogni cosa. A cominciare da Twilight (eh sì, i vampiri sono morti viventi, anche se qualcuno tende a dimenticarlo, ultimamente, di fronte ai bellocci del cinema e ai loro stucchevoli amori…) per continuare con The Walking Dead, la serie tv di successo nata dal fumetto di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, di cui è uscito il secondo episodio del videogioco, Starved For Help.
In origine, in fondo, non vi era molta differenza tra vampiri e zombie e le due figure si sono sovrapposte più volte, da quel primo esempio di Io sono leggenda, il romanzo di Richard Matheson del 1954. Ma le cose sono cambiate con gli anni e ormai i fan delle due principali figure di morti viventi difficilmente si mescolano tra loro. Sia mai, infatti, che si possano confondere i fascinosi vampiri con gli splatter e famelici non-morti. Entrambi, comunque, affollano ogni campo artistico e non degli ultimi tempi. In particolare, cinema e videogiochi sono la punta di diamante per gli zombie, i luoghi dove esprimono al meglio le potenzialità terrificanti e che si incrociano più volte. Basti pensare alla fortunata serie di Resident Evil, tra film e giochi su varie piattaforme. Tra i videogiochi più importanti ricordiamo anche Silent Hill, Left 4 Dead e, molto recente, Dead Island. Come già accennato, proprio pochi giorni fa è uscito il secondo episodio del videogioco di The Walking Dead, che è strutturato come una sorta di interessante compromesso tra una puntata della serie, l’albo di un fumetto e il gioco stesso. Anche il videogioco in sé è un ibrido fra un’avventura ed un gioco d’azione. Il giocatore deve infatti raccogliere e sfruttare gli oggetti con l’ambiente circostante, entro però un tempo preciso, limite che generalmente nelle avventure tradizionali non è presente, senza contare il rischio di finire uccisi nel compimento dell’azione. Per una recensione approfondita, vi consigliamo la lettura di questo articolo di PlayLords: Speciale – The Walking Dead: Starved For Help.
La tensione è di certo l’elemento portante di questo genere: una frenetica e catartica lotta per la sopravvivenza!