Andando incontro all’estate, che si vada in campeggio o in un villaggio, se si parte in auto il primo pensiero è organizzarsi e portare tutto ma proprio tutto per la grigliata, altrettanto famosa per il nome di Barbecue. Anche se nella nostra mente, appena si sente questa parola, la prima cosa che ci viene da pensare è alla carne sulla brace, in realtà viene usato anche per definire altro.
Di fatto si può usare per dire ad esempio, cottura a barbecue, quindi come a definire un vero e proprio metodo di cottura. Oppure ancora in grandi ristoranti vengono utilizzati dei grandi forni, così di conseguenza il barbecue diviene possibile anche in ristoranti di lusso. Negli ultimi anni poi sono nate anche diverse salse, note a noi italiani perché arrivate tramite noti fast food.
Anche se il termine originale nasce pare dallo spagnolo, inteso appunto come “barbacoa” che tradotto letteralmente si riferisce a “barbecue su nave“, fa ipotizzare appunto che sia di origine caraibica poi di seguito importata anche in Europa. Chissà però i metodi di cottura di dove sono originari, considerando che essi cambiano e la loro diversità dipende sempre da colui che si improvvisa chef alla brace.
La famosa grigliata varia quindi a seconda del metodo di cottura, può essere di fatto definita per irraggiamento o indiretta laddove la cottura avviene mediante l’ausilio dell’aria calda proveniente dal fumo della brace e arrivando così al raggiungimento di una cottura definita da molti al sangue.
Un ulteriore tipo di cottura, che si preferisce nel momento in cui la carne rossa va servita a soggetti molto giovani è quella di lunga durata a diretto contatto con la fiamma. Tipo di cottura che può essere più difficile in quanto più duraturo e soggetto, nel caso di una distrazione, a trasformarsi in una cottura che si può definire alla pompeiana e che rende quindi la carne immangiabile.
Nel primo caso comunque è consigliabile disporre il carbone ad una certa distanza dalla grata e in maniera circolare, da molti appassionati questa tecnica è conosciuta e nominata come tecnica dell’affumicatura. Anche se a sud degli Stati Uniti questa tecnica viene considerata il vero e proprio barbecue, ma per noi italiani è troppo forse attendere tanto davanti a tale bontà. Anche perché questo tipo di cottura richiede a volte fino a 12 ore. Immaginatevi ad un barbecue di minimo 10 persone. di certo bisognerebbe cercare un escamotage per evitare che si azzannino a vicenda.