Il piumone è un ottimo alleato dopo una giornata di lavoro in un letto freddo per riuscire a prendere calore e abbandonarsi fra le braccia di Morfeo. Aiutare a tenere il corpo caldo aiuta a conciliare il sonno, ciò dipende ovviamente dalla qualità, non da quanto sia spesso e quindi ingombrante. In commercio ce ne sono veramente tanti, forse sono pure troppi, quasi c’è difficoltà a capire quale sia veramente utile e quale no. Ci sono diverse componenti da valutare per una buona scelta, per evitare che duri poco nel tempo, la fregatura è sempre dietro l’angolo quindi attenti a scegliere bene. Il materiale è importante, la buona qualità porta ad assorbire per bene l’umidità. Fondamentale anche per gli allergici, in questo caso il piumone di buona qualità è meglio di una coperta dove i fastidiosi acari della polvere si annidano tra le fibre. Non perché le fibre siano tanto diverse ma perché dopo alcuni studi è stato stabilito che agli acari disturbano le piume d’oca. Certo se fossero queste a provocare allergia allora al contrario è meglio optare per una classica coperta. Prima dell’acquisto se vi trovare di fronte ad un marchio che non conoscete valutate bene che le cuciture siano ben rifinite in modo che le piume non volino via o che non si raccolgano tutte in un posto scivolando fastidiosamente, in questo caso la qualità è veramente scarsa.
In commercio comunque ci sono piumoni con piume ecologiche, come ad esempio quello in cotone bio, ma è bene accertarsene, in quanto è realmente bio solo se si tratta di cotone coltivato in maniera biologica e quindi non trattato pesticidi e diserbanti vari. Per essere sicuri deve essere anallergico, ovvero neutro, non colorato e strettamente lontano dai trattamenti chimici. In questo caso però meglio portarlo in lavanderia per il lavaggio visto che alcuni tipi di cotone biologico possono essere lavati fino a 60°, ci sono diverse ditte consigliate poi, se non vogliamo affidarci alla solita lavanderia del quale al momento non ci fidiamo. Kleiner, opera abitualmente nel campo delle fibre naturali. Adesso una nuova fibra inizia a farsi spazio, il Kapok è una fibra vegetale conosciuta già dai tempi dei Maya, trattiene bene l’umidità e tiene lontani acari e terme, ottimo quindi per gli allergici. Una lavorazione totalmente diversa da quella delle piume che addirittura grazie ad un macchinario vengono divise per grandezza. In seguito vengono lavate e pulite, è un processo che viene ripetuto più volte e costantemente fino a quando l’acqua non esce pulita e limpida. Dopo ovviamente c’è l’asciugatura e in fine la sterilizzazione.