Alzi la mano chi non conosce il videogioco Metal Gear.
Il mitico gioco che appassiona da anni ed anni intere generazioni oggi si compone di un nuovo gradino sulla lunghissima scala di successo. In questo articolo però vogliamo mettere un po’ di ordine in quanto questo ultimo capitolo denominato Metal Gear Rising: Revengeance è molto molto diverso dagli altri predecessori. La novità più importante è senza dubbio il fatto che questo capitolo rappresenta uno spin-off per il giovane Raiden che dovrà percorrere la sua strada da solo. Per gli amanti del vecchio Solid Snake infatti, questo capitolo non è sicuramente adatto in quanto il vecchio e caro Snake è morto nel gioco precedente e non sarà lui ovviamente a guidare le avventure in questo episodio. Il testimone passa quindi al fidato Raiden, che già avevamo avuto modo di incontrare nel secondo capitolo, dove assieme a Snake era diventato un grande protagonista dell’avventura fantastica firmata Hideo Kojima. E’ cambiato il modo di giocare, visto che per tutti gli appassionati di spionaggio, non ci sarà modo di potersi divertire. Il concept per il nuovo gioco è completamente diverso.
Raiden sarà solo contro tutti e per raggiungere il suo obiettivo sarà affiancato dai fidi alleati, già incontrati nei capitoli precedenti che gli daranno un sostegno psicologico oltre che affettivo. Fa strano parlare di Metal Gear e non pensare di associarlo con Solid Snake, eroe di intere generazioni che all’alba degli anni 2000 aveva invaso le PlayStation di milioni e milioni di utenti finali in tutto il mondo. In tanti si sono chiesti se fosse ancora giusto nominare questo nuovo gioco con la dicitura Metal Gear. Di norma si tratta di uno spin-off e quindi potrebbe anche passar, il problema vero è che così si attirano tanti fans di Metal Gear che magari si attenderebbero di ritrovare ancore gli stessi protagonisti di sempre o che magari, consapevoli dell’evoluzione di gioco, si aspetterebbero però un gioco di spionaggio. Così non è ed infatti tutto ci si può aspettare da questo videogioco piuttosto che un gioco basato ed incentrato su strategie e spionaggio. Resteranno quindi delusi milioni di fans ed altrettanti invece si esalteranno per il prosieguo di una delle migliori saghe di tutti i tempi che per decenni ha appassionato ed incollato alla console miliardi di bambini, ragazzi che oggi sono diventati adulti e che a distanza di anni giocano ancora volentieri a Metal Gear.