Tanti sono nella storia i nuotatori professionisti, dal famoso Massimiliano Rosolino campione Olimpico a Sydney nel 2000 e campione a Fukuoka l’anno seguente, nel 2001. Rosolino è stato 14 volte campione europeo, ma non solo, vanta infatti oltre 60 apparizioni se consideriamo i giochi Olimpici e i campionati mondiali. Altra grandissima figura del nuoto azzurro è la campionissima per eccellenza: Federica Pellegrini, classe 1988, è stata la prima donna italiana ad aver vinto una medaglia d’oro nel nuoto Olimpico. Il primo italiano a diventare famoso in questo sport pare sia stato Carlo Pedersoli, meglio conosciuto con il suo nome d’arte, nel mondo del cinema, di Bud Spencer. A metà del 1900 è il primo italiano a scendere sotto la soglia del minuto netto nei 100 metri stile libero. Ad essere precisi il tempo ufficiale di gara, pare fu di 59”.50. Tutt’oggi resta comunque molto amato nel mondo del cinema per i suoi film. Delfini forse trasformati in esseri umani, soprattutto la Pellegrini che a soli 24 anni continua a vincere e stravincere. Eppure la storia del nuoto ha origini antichissime, addirittura pare risalenti alla preistoria. Infatti alcune pitture rupestri ritrovate e datate oltre 7000 anni fa lo dimostrano, esso verrà poi inserito nei giochi Olimpici fin dall’inizio di queste antichissime competizioni.
Le pitture sembrano rappresentare uomini che in mare compiono gesta molto simili a quelle dei nostri nuotatori moderni. Anche se un’ idea è quella di rituali antichi, che si limitino a somigliare a questo sport e nulla più. Le prime notizie scritte risalgono però al II millennio a.C. e verso la metà del 1500 compaiono i primi testi scritti sull’argomento. Da secoli ormai viene definito come uno sport salutare, questo perché completo, infatti lo sforzo per spostare l’acqua e riuscire così a muoversi nella massa liquida, viene equamente distribuito su tutto il corpo. Ma non fa solo bene alla salute, bensì anche all’estetica, in quanto, favorisce l’aumento della massa magra, lo sviluppo osseo, l’espansione della gabbia toracica correggendo così eventuali deviazioni della colonna vertebrale. Tutto ciò favorisce un netto miglioramento a livello motorio, riducendo così i danni della sedentarietà. A livello agonistico fiorisce per la prima volta alle soglie del 1800 ma è dal 1900 che si inizia a variare con gli stili e a riconoscerli appieno. La differenza fra un nuotatore professionista e un nuotatore amatoriale si capisce dallo stile che sceglie. Infatti la maggior parte dei nuotatori amatoriali preferiscono uno stile tranquillo che permetta di tenere la testa fuori dall’acqua, come il classico dorso o stile libero.