In un mondo popolato da edifici giganti fatti in acciaio e cemento c’è chi è appassionato di alberelli piccoli come una bambola di porcellana e forse alquanto delicati. Chiamati appunto Bonsai sono vere e proprie miniature di alberi, molti si ottengono coltivando per anni con particolari tecniche guida i vegetali, ovviamente rispettandone però l’equilibrio. Quello che noi italiani abbiamo tradotto in Bonsai in realtà nasce dalla traduzione di due ideogrammi giapponesi. Il primo con il significato di vassoio con in italiano si traduce in Bon, mentre il secondo ideogramma, con il significato di educatore, si traduce in Sai, ecco quindi il nome in italiano, dall’unione di questi due. Questi particolari alberi in miniatura, non sono altro che semplici piante con una sola differenza. La cura, addirittura quasi quintuplicata a differenza di quella impiegata per una pianta qualsiasi. Molti hanno paura che alle piante siano somministrati dei medicinali o vitamine particolari che impediscano loro di crescere e svilupparsi, ma così non è. Ci vuole molta costanza nel curare questi piccoli vegetali e per ottenere questo risultato non ci vuole altro che una costante potatura. In primis delle radici così da non permettergli di penetrare tanto in profondità nel terreno, a questo segue poi un rinvaso periodico della pianta.
Per ultimo ma non per importanza, una costante potatura anche dei rami. Sono ormai in molti ad avere l’hobby della cura del bonsai, tanto da aver creato degli standard di precisione nel senso estetico di questi vegetali. Devono infatti seguire degli stili ben precisi per essere accomunati alla categoria dei Bonsai. Dalla dimensione delle foglie che ovviamente deve essere ridotta e cosa fondamentale, deve ovviamente sembrare naturale. Essa, in tutto il suo insieme, quindi diventa fondamentale anche la scelta del vaso, ha lo scopo di riprodurre la natura. Allo stesso tempo cambiano forme e generi, in base alla scelta della pianta che si sceglie di modificare, in molte possono anche fiorire e fruttificare. Quella di coltivare il Bonsai comunque essendo un’arte, uno stile coltivato principalmente in Giappone diventa quasi un benessere di fattore psicologico. Nonostante le loro piccole fattezze riescono a riassumere in toto le stesse emozioni di un albero delle dimensioni di un edificio. Non ci sono comunque regole scritte da seguire appositamente per la cura dei Bonsai. Basta infatti seguire con accorte e molto pazientemente le comuni regole della botanica classica. Questa è un’arte ormai plurisecolare che affonda le sue redici nella storia e che come ogni arte, se si guarda al passato notiamo che ci ha regalato esemplari unici centenari dal valore economico inestimabile.