Si disputano ogni quattro anni e riuniscono tutti gli atleti più forti dei cinque continenti che esercitano le discipline sportive praticate alle Olimpiadi. Ciò che può destare stupore è lo sbaglio in cui molti cadono, ovvero la confusione fra le Olimpiadi e l’Olimpiade, la seconda sembra essere semplicemente il plurale della prima, ma così non è. L’Olimpiade è il nome dell’intervallo di tempo che passa fra le Olimpiadi, ovvero i canonici quattro anni. Quindi in italiano è corretto dire, anche se si parla di Giochi del passato, sempre Olimpiadi. Termini che non sono stati sostituiti neanche quando a causa della guerra i giochi sono stati interrotti ma comunque conteggiati. Anche se all’epoca si sperava che i giochi avessero fermato, quasi per miracolo lo scoppio di guerre mondiali, così non fu. La Prima e la Seconda Guerra Mondiale, bloccarono le Olimpiadi rispettivamente del 1916 e del 1940, 1944. Ma non fu solo la guerra in sè per sè ad impedire la partecipazione ai giochi, bensì anche le conseguenze che si lasciò alle spalle. Come il divieto per coloro che avevano perso le due guerre di partecipare alle edizioni che ripresero subito dopo di esse.
Quindi nel 1920 e nel 1948 non tutti poterono partecipare, l’unica eccezione fu fatta nel ‘48 per l’Italia, la quale aveva dichiarato guerra dal ‘43, dopo l’armistizio. Nonostante ciò vennero comunque sempre conteggiate, proprio per eliminare le possibili differenze che nascevano da questa situazione. Il nome, ovviamente deriva dagli antichi Giochi Olimpici che si tenevano nell’antica Grecia. Fu grazie ad un Barone che nel XIX secolo nacque l’idea di fare un qualcosa di simile, vietando l’ingresso alle donne nella disputazione dei giochi, ma su questo passaggio non venne ascoltato. Nacquero così le Olimpiadi moderne nel 1896 e nel 1924 vennero inserite anche le Olimpiadi invernali, le quali però vennero spostate di due anni e quindi non più nel periodo estivo. Molto bello è il simbolo delle Olimpiadi, i cinque anelli intrecciati, come rappresentazione dei 5 continenti, mentre i colori scelti, non sono a caso, bensì sono presi da tutte le bandiere e il fatto che fra di loro sono intrecciati sta a rappresentare l’unità e allo stesso tempo l’universalità dello sport nel mondo, come banditore di differenze sociali ed economiche. Simpatico è il motto fisso di questi giochi, ovvero “Più veloce, Più alto, Più forte”, nasce dal crescere continuo di questa grande manifestazione che con l’andar del tempo accoglie sempre più nuovi sport ginnici, come accadde all’inizio per il mondo greco. Con l’unica differenza che i Giochi Olimpici avevano, inizialmente per la Grecia, importanza religiosa, infatti venivano realizzati in onore di Zeus.