Fra i più vecchi sport estremi, conosciuti anche da chi non li pratica, c’è sicuramente il paracadutismo. Esso nasce come altri sport estremi, prendendo spunto da attività militari, che riguardavano appunto il saltare da quote rilevanti usando poi solo un paracadute per attutire la caduta e far si che il soggetto arrivasse sano e salvo a terra. A livello militare il suo impiego era dovuto alla mancata possibilità di atterrare con veicoli, quali aerei o elicotteri e quindi l’utilizzo di un semplice paracadute, permetteva comunque l’atterraggio degli uomini in quella zona. In seguito però si è diffuso largamente come pratica sportiva, l’uso di lasciarsi, appunto da un elicottero, imbracati ad un paracadute.
Lo strumento principale quindi, colui che permette di provare all’uomo la sensazione di volare è il paracadute e dietro a questa grande invenzione pare ci sia proprio un italiano e non di certo un italiano qualsiasi. Leonardo Da Vinci, pare sia lui l’inventore, nel 1514 e pare che ci sia arrivato grazie al fatto di aver notato che un cono rovesciato rallentava la caduta di un corpo immerso in un fluido. Pare che i primi prototipi di paracadute fosse proprio a forma piramidale, come la prima idea di Da Vinci. I primi però non andavano molto bene, nei primi esperimenti infatti si conta più di qualche gamba rotta. Il primo lancio, annoverato come il migliore, proprio perché non portò a nessun incidente fu fatto nel 1912.