Il nostro mondo è sempre stato pieno di colori, l’uomo a sua volta ne è sempre stato attratto tanto da dare un significato ad ogni sfumatura. Quello che in pochi sanno è che il colore è cresciuto e si è evoluto con il genere umano. Anche quando vediamo un film in bianco e nero dobbiamo sempre pensare che in realtà i personaggi vivevano già immersi nel colore, solo forse meno acceso, meno vivo di adesso. I colori, incredibile ma vero, sono veri e propri compagni silenziosi della nostra vita. Ma non tutti quelli che conosciamo sono nati da sempre, ognuno di essi è frutto di una lunga conquista, dovuta a scoperte nel corso del tempo o anche a studio della sua evoluzione. Infatti se ci pensiamo, i nostri antenati a partire dall’uomo preistorico, avevano a disposizione solo tre colori.
Il bianco, ricavato dall’argilla, il nero preso dal carbone e il rosso, il colore della terra. In molte culture resta ancora viva l’usanza di dipingere il proprio corpo, quest’usanza assume vari significati, ma la cosa più importante da sottolineare è che anche le geishe usano dipingere i loro volti con del bianco, somigliando così ad delle bambole di porcellana. Oggi possono farlo senza problemi perché i colori che si utilizzano sono composti da sostanze atossiche, ma per il passato il bianco, preso dall’argilla e quindi dalla terra, conteneva sostanze tossiche, piombo per esattezza, che poso sulla pelle fa tutt’altro che bene. Tutte le popolazioni del nostro passato, amavano in un modo o nell’altro i colori.