CHE COSA SONO LE EMORROIDI
Sono cuscinetti di tessuto spungnoso ricco di vasi sanguigni
che hanno la funzione di chiudere completamente il canale
anale e contenere quindi liquidi e gas. Si gonfiano
e sgonfiano attraverso l'afflusso ed il deflusso del
sangue
Quando questi tessuti subiscono delle modificazioni
accompagnate da importanti disturbi siamo di fronte
alla malattia emorroidaria.
In Italia si calcola che oltre il 50% della popolazione
adulta ne soffra.
SEGNI E SINTOMI
Il sanguinamento dell'ano rappresenta
il segno più frequente. Spesso inoltre il paziente
lamenta un fastidioso prurito.
Talvolta compare dolore, soprattutto al momento della
defecazione, gonfiore, perdite di muco.
CAUSE
Le vere cause della malattia emorroidaria
sono sconosciute, anche se esistono numerosi fattori
che la favoriscono, come:
- PREDISPOSIZIONE EREDITARIA
- STITICHEZZA
- DIETA POVERA DI FIBRE
- SOLLEVAMENTO DI PESI ELEVATI
- GRAVIDANZA E PARTO
TIPI DI EMORROIDI
EMORROIDI INTERNE: posizionate all'interno
del canale anale. Possono provocare dolore, sanguinamento,
prurito, in relazione al passaggio delle feci.
EMORROIDI ESTERNE: situate
fuori dall'ano. Queste possono fuoriuscire all'esterno
durante la defecazione per rientrare spontaneamente
all'interno, oppure spingendole manualmente, o ancora
rimanere definitivamente esterne. Possono complicarsi
con la formazione di coaguli (trombosi emorroidaria)
I QUATTRO GRADI
DELLA PATOLOGIA
La patologia peggiora con il passare del tempo e, in
base alla sede e alle dimensioni del cedimento della
mucosa rettale, viene classificata in quattro gradi:
- 1. Quando si va di corpo le emorroidi
scivolano all’interno del canale anale e l’unico
sintomo è il sanguinamento.
- 2. Le emorroidi fuoriescono (prolassano)
dall’ano quando si va di corpo, ma ritornano
spontaneamente nella loro posizione iniziale. Il paziente
avverte una sensazione di “corpo estraneo”
anale che scompare una volta che ha finito di espellere
le feci.
- 3. Le emorroidi fuoriescono dall’ano
quando si va di corpo. Il paziente le rimetterà
nella loro posizione iniziale manualmente.
- 4. Le emorroidi fuoriescono
indipendentemente dalla espulsione delle feci, anche
per un qualsiasi sforzo (tosse, sollevamento pesi).
emorroidi di primo grado |
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emorrodi di secondo grado |
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emorroidi di terzo e quarto grado |
COME CURARE LE
EMORROIDI
Il primo grado solitamente può
essere curato con dei farmaci assunti per via orale
( ad esempio il Daflon 500mg) accompagnati
da pomate, unguenti supposte e creme varie (Preparazione
H o Proctolyn) che hanno una certa e temporanea
attività ed utilità. Sempre in questi
casi, quei farmaci topici che contengono eparina e derivati
o minime percentuali di cortisonici hanno una utilità
per trattamenti di breve durata.
Terapie locali non
chirurgiche (come la legatura elastica
o la crioterapia, coagulazione con
raggi infrarossi o la terapia sclerosante) sono considerate
infatti metodiche palliative con risultati tanto meno
validi quanto più seria sia la patologia emorroidaria.
Se la malattia emorroidaria è
irriversibile (ovvere le emorroidi non ritornano nella
loro sede dopo un breve periodo farmacologico), è
possibile che debbano essere operate quindi chirurgicamente.
Gli interventi
chirurgici sono diversi e vanno dal laser
( che non ha altra funzione che quella di un raffinato
bisturi elettrico. Non dà alcun vantaggio
che ne giustifichi l’uso, dato il costo
elevato che vien fatto ricadere di solito sul
paziente), all'emorroidectomia secondo Milligan
e Morgan,al metodo Longo,
all'emorroidectomia radicale.
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Come scegliere
un intervento piuttosto che un altro? NON SU INTERNET,
NON LEGGENDO QUESTO SEMPLICE ARTICOLO.
Il consiglio è quello di rivolgersi in primo
luogo al proprio medico curante e successivamente
ad un medico chirurgo specializzato in PROCTOLOGIA.
La visita proctologica dovrebbe essere completata
con una videoproctoscopia digitale, indagine che
confermerebbe senza dubbio il grado della patologia. |
COME PREVENIRE
LE EMORROIDI
Svolgere una costante attività
fisica (passeggiate, ginnastica - aiutano a combattere
la stitichezza); abolorie il fumo, evitare di sollevare
oggetti pesanti.
Sono da evitare i pasti abbondanti,
le bibite gassate, la birra, il vino, i caffè
forti, i superalcolici, thè, insaccati, cacciagione,
grassi di origine animale, formaggi fermentati, il cacao,
i dolci grassi, cibi salati, piccanti e speziati, le
fritture.
Sono da preferire pasta o riso conditi
a crudo con olio di oliva o burro, cereali integrali,
latticini freschi. Tutti i giorni consumare abbondanti
porzioni di verdura e cibi ricchi di fibre
che facilitano i movimenti intestinali.
E' importante bere molto,
almeno due litri di acqua al giorno.
FONTI: ALFA WASSERMANN
CHIRURGIATORINO.IT
ATTILIONICASTRO.IT
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