Il 90% della popolazione adulta
del mondo non possiede un enzima che si chiama "lattasi".
Le istruzioni per costruirlo in realtà le abbiamo
dalla nascita - quando bisogna digerire il latte materno
- ma con l'adolescenza gli "ordini" che arrivano
dal capocantiere cromosomico s'interrompono.
E il guaio è che, senza lattasi,
non si digerisce il lattosio, uno zucchero presente
nel latte. Così, per quanto strano possa sembrare,
il 90% del genere umano è intollerante al latte.
La capacità
di digerire il latte ha avuto a che fare con la selezione
naturale: chi abita dove c'è poco sole,
ha poca vitamina D e quindi difficoltà ad assorbire
il calcio. Ma il latte - che contiene sia vitamina D
che calcio - risolve entrambi i problemi. Nei paesi
del nord la popolazione, non a caso, autoproduce l'enzima
lattasi anche in età adulta.
Secondo Wikipedia, solo il 2% degli
svedesi è intollerante al latte. Ma lo è
il 15% dei tedeschi. Il 19% degli abitanti dell'italia
centrale. Il 71% dei siciliani. Il 78% dei libanesi.
Il 93% dei cinesi. E il 100% degli indiani d'America.
L'intolleranza al latte
(da non confondere con l'allergia) non è
nulla di terribile: troppo lattosio
genera un certo grado di malessere intestinale,
che varia da individuo ad individuo.
Ci sono pesone intolleranti che possono bere un bicchiere
di latte senza alcun effetto indesiderato. E allo steso
modo variano gli effetti dei latticini, che hanno quantità
varibili di lattosio; lo yougurt contiene
anche l'enzima del lattasi, che si autodigerisce
quindi in ogni caso.
fonte: EUREKA ( Il sole 24 ore)
- Marco Magrini
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